5 idee lavoro part-time

per avviare i tuoi progetti creativi senza smettere di pagare le bollette

L’eterno dilemma di chi vuole creare, immaginare, inventare, fare progetti che toccano ambiti molto diversi fra loro: Sopravvivrò? Pagherò le bollette?

Comprensibile, qua bisogna produrre, mica c’è tempo per buttarsi sui prati e raccontarsi storie (cioè, boh, questo si dice di ‘sti tempi, non che io sia d’accordo)

Persona seduta che tiene un blocco note e una penna, in un ambiente domestico o studio televisivo.

All’età di 7 anni circa ho iniziato a pensare che volevo, e avrei potuto, diventare una scrittrice, e all’età di 14 (non so se c’entri con quello che ho vissuto al liceo e nella vecchia compagnia di amici al di fuori) ho accantonato l’idea. L’avrei fatto solo nel tempo libero, mi dicevo.
Quale tempo libero?, mi sono poi chiesta al primo stage concluso il percorso universitario.

Per cui, a un certo punto ho deciso di cambiare prospettiva – e fa male, fa male ancora, è difficile sfidare mentalmente gli schemi interiori con cui siamo cresciutə, lo so.

Comunque, ancorando i piedi per terra per poter tenere la testa fra le nuvole, le idee alternative esistono.
Come per Dorothy e i suoi, ci servono un po’ di cervello, cuore e coraggio.

Ti lascio qui alcuni spunti, viaggiatore o viaggiatrice che tu sia. Magari ti serve solo una prospettiva diversa.

creatività, fantasia, passioni, dorothy viaggiatrice mago di oz

Ah, una questione, che spero sia superfluo sottolineare, prima di cominciare: ciò che ti propongo NON VUOLE IN ALCUN MODO SMINUIRE queste professioni, l’impegno che ci vuole a svolgerle o chi le ha scelte come unica propria professione. Parliamo di organizzazione di tempo, risorse e flessibilità per persone che vogliono avviarsi in ambiti creativi e hanno bisogno di entrate parallele.

E allora andiamo con la scapolottina numero 1 (sperando la reference sia chiara, sennò è un segno che il tempo sta davvero passando veloce), per poi procedere con le altre 4:

1. Bibliotecario/a

Necessario: concorso pubblico, laurea

Di solito, le biblioteche hanno orari giornalieri ridotti, il che ti lascia abbastanza tempo
per provare a organizzare il resto del tuo tempo per i progetti che vuoi portare avanti.

Idee chiave per partire senza sentire di procedere troppo a rilento e usare il tempo in
modo funzionale:

  • Obiettivi s.m.a.r.t.e.r. (riparleremo anche di questi) a breve
    e lungo termine

  • Planner settimanale (flessibile)

  • Check periodici sull’andamento dei progetti e tracking
    di emozioni ed energie

libri, creatività, passione, lettura, scrittura

2. Personale A.T.A.

Necessario: inserirsi in graduatoria, propensione o al lavoro d’ufficio con attenzione e precisione, o al lavoro fisico e manuale senza che questo crei un esagerato dispendio di energie mentali (leggi: quando torni a casa per occuparti degli altri progetti che hai, servirà comunque energia. Ma questo vale per tutte le proposte.)

 

Qui le procedure le trovi facilmente in internet. Gli orari dipendono dal luogo che devi raggiungere, ma generalmente c’è la possibilità che coprano solo una certa parte della giornata.

 

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3. Part-time nell’ambito creativo di interesse

Necessario: formazione pregressa o in corso, risorse economiche da parte (q.b.), capacità di organizzazione e pianificazione

Rischi? Potresti stancarti di operare sempre con la stessa materia; ma quello potrebbe anche essere un buon indice per decidere di cambiare direzione in futuro, chissà. La regola è sempre la stessa: fai esperienza, prima di dire che non lo sai/puoi fare (o prima di dire che deve essere tutto perfetto la prima volta che ci provi. Ti vedo, persona che tende al perfezionismo

Fotografo in strada trafficata con edifici sullo sfondo.

4. Freelancing nell’ambito di interesse

Necessario: propensione a stare bene anche riposando meno rispetto alla maggioranza; potenzialità di capacità organizzative e di pianificazione; risorse economiche messe da parte (q.b.); flessibilità.

Qui il lavoro può farsi molto pesante: soprattutto agli inizi, gli orari di lavoro sono molto impegnativi, ci vuole grande formazione non solo nell’ambito di riferimento, ma anche capacità di destreggiarsi in comunicazione, promozione, autogestione, tessere legami con altri/e professionisti/e di supporto. Consigliato per chi ha idee già abbastanza chiare sul tipo di carriera da portare avanti: serve investire.

Persona che lavora a una scrivania con computer portatile, tablet, riviste, fiori e una tazza di caffè.

5. Commesso/a part-time

Necessario: attitudine a lavorare con le persone, CV sempre aggiornato, tendenza ad avere energia in modo costante.

Se non ti piace stare a contatto con la gente, potresti tornare a casa e non riuscire a metterti a lavorare ai tuoi progetti creativi (dalla scrittura alla fotografia, dal design all’artigianato, dalla musica alla produzione video).

Pasticceria con commessa e dolci assortiti, tra cui croissant e meringhe, con prezzi esposti.

Spero questo tipo di risorsa possa esserti utile.
Se anche a te attanaglia il pensiero di come mettere da parte dei guadagni per vivere mentre cerchi di costruire il tuo equilibrio creativo (o riguardante le tue passioni), o cerchi di vivere della tua professione in campo creativo senza iniziare a sovrapporla al tempo che dovrebbe essere tuo - relax, cura di te, relazioni, etc. - forse posso essere la persona che fa al caso tuo.

Dico forse, perché non abbiamo questo tipo di certezze nella vita.

Ma tentare, provare strade diverse da quelle che finora non hanno funzionato, FARE ESPERIENZA, sono i modi che possiamo mettere in pratica per vedere se possiamo costruire un equilibrio diverso.

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Sai perché è così importante per me?
Perché la felicità altrui spesso è invisa, come se fosse meglio stare tutti peggio, invece che fare i conti con ciò che abbiamo per provare ad assumerci la responsabilità di costruire il nostro benessere.

Responsabilità che a volte deriva da privilegi, certo.

Ma vuoi mettere, se ognuno provasse a delineare
il
proprio benessere su misura,
e incrociasse i cammini
delle altre persone,
le
ispirasse a fare altrettanto,
e fossimo tutti e tutte un po’ più inclini a voler bene a noi stessi e stesse, che abbiamo tentato, come potevamo, di
costruire la nostra felicità un pezzettino alla volta e lasciare che lo facessero anche gli altri?